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Questa è una rapina! Multati dall’agente in borghese, ma è legale?

L'articolo esplora le differenze tra multe e ammende, il ruolo degli agenti in borghese nella sorveglianza stradale e l'importanza di riconoscerli per evitare sanzioni inattese.
Ludovica Rossi Dicembre 16, 2024

Questa è una rapina! Multati dall’agente in borghese, ma è legale? - (Credit: www.sportitalia.it)

Circolare per le strade è un’arte, ma può rivelarsi un vero incubo per gli automobilisti. Sì, parliamo di multe e ammende. Ma cosa può succedere se a sanzionarti è un agente che non indossa la divisa? In questo articolo, scopriremo le sottigliezze delle sanzioni e i dettagli relativi agli agenti in abiti civili. Una lettura che chiarirà molti aspetti e sfaterà miti!

Nel linguaggio quotidiano, il termine “multa” è spesso usato in modo improprio, confondendo le sanzioni pecuniarie. Infatti, vi è una netta differenza tra multa e ammenda. Semplificando un po’, la multa è relativa ai delitti, mentre l’ammenda è prevista per le contravvenzioni. Ma come si fa a distinguerle con certezza?

Per fare un po’ di chiarezza, è utile fare riferimento all’articolo 17, primo comma, del codice penale italiano. Questo articolo stabilisce le differenze fondamentali tra delitti e contravvenzioni, rendendo chiaro ciò che rientra in ciascuna categoria. Questo significa che, se un automobilista viene sorpreso a violare il codice della strada, potrebbe ricevere un’ammenda. Ecco quindi che la vostra bolletta per l’auto potrebbe presto aumentare, a meno che non si possa giustificare la propria infrazione. Ma non è tutto; le sanzioni possono variare in base alla gravità dell’infrazione.

In sintesi, mentre la multa si applica a violazioni più gravi, l’ammenda si riscontra per infrazioni minori. Ma chi decide? È sempre opportuno avere sotto controllo il panorama normativo, perché una sanzione scattata in un momento inaspettato può lasciare sorpresi. Questo aspetto merita una seria riflessione da parte di ogni automobilista responsabile.

gli agenti ‘in borghese’

In Italia, la figura dell’agente in borghese non è soltanto romantica, ma è anche una prerogativa che ha le sue regole. Poliziotti e carabinieri devono sempre identificarsi quando indossano abiti civili, presentando la loro tessera di riconoscimento. Quest’obbligo, famoso tra i cittadini, mira a garantire la trasparenza e la sicurezza delle operazioni svolte dagli agenti.

Ma c’è di più! L’Arma dei Carabinieri richiede che gli agenti portino sempre con sé la documentazione necessaria per operare ‘in borghese’. Questo include, per esempio, un’autorizzazione specifica che consente loro di operare in abiti non ufficiali. Non è raro sentir parlare di proposte di riforma, volte a rendere più facile il riconoscimento delle forze dell’ordine in queste circostanze. In molti stati europei, gli agenti in abiti civili possiedono badge visibili o modalità di riconoscimento per informare i cittadini della loro identità.

Nonostante il dibattito infurii da tempo, le riforme per migliorare il riconoscimento degli agenti ‘in borghese’ sono ancora un tema di discussione. Si è parlato di nuove regolamentazioni, specialmente in contesti caldi come cortei e manifestazioni, dove la presenza di forze dell’ordine è cruciale. Un approccio più chiaro e trasparente potrebbe fare una vera differenza.

multa da agenti in abiti civili: è possibile?

Molti automobilisti si trovano spesso ad affrontare momenti di confusione. La domanda che sorge è: un agente in abiti civili può realmente multare un automobilista? La risposta è semplice e, al tempo stesso, inaspettata. Se l’agente è parte dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza o della Polizia di Stato, allora sì, può elevare una multa anche se non indossa la tipica divisa.

Questa specifica è stata confermata dalla Corte di Cassazione, che ha fatto chiarezza sull’argomento. La legge stabilisce che gli agenti di polizia giudiziaria sono considerati in ‘servizio permanente’. Ciò significa che, anche quando non sono riconoscibili a causa dell’assenza della divisa, mantengono il potere di compiere azioni legittime. La loro autorità non è in alcun modo limitata a determinati orari o momenti specifici della giornata. Questo dettaglio rende la situazione ancora più interessante per i cittadini che, a volte, potrebbero anche sottovalutare la presenza di agenti ‘in borghese’.

Quindi, automobilisti, attenzione! La prossima volta che vedete qualcuno in abiti civili avvicinarsi alla vostra auto, tenete a mente che potrebbe benissimo essere un agente. La responsabilità sulla strada è fondamentale, e conoscere le regole diminuisce il rischio di sanzioni. È sempre meglio essere informati e pronti!

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